Quando rivolgersi al Logopedista?
Di cosa si occupa il logopedista?
Il logopedista è l’operatore sanitario che svolge la propria attività nell’ambito della prevenzione e del trattamento riabilitativo dei disturbi comunicativi e/o cognitivo linguistici e/o delle funzioni orali e loro eventuali esiti, dell’età evolutiva, adulta e geriatrica.
Quando è opportuno rivolgersi al logopedista?
L’età evolutiva è un periodo ricco di cambiamenti, durante la quale i bambini acquisiscono numerose abilità con i propri tempi, ma esistono comunque dei campanelli d’allarme indicativi di una fragilità a livello comunicativo-linguistico e/o negli apprendimenti scolastici. Il logopedista è la figura che può supportare i genitori nella comprensione di questi segnali e intervenire nel trattamento di eventuali fatiche qualora ce ne fosse bisogno.
Ecco alcune delle situazioni in cui può essere utile richiedere una consulenza logopedica.
Se il/la bambino/a ha meno di 3 anni e notate che:
- Non risponde al nome
- Sembra prestare poco interesse al linguaggio
- Utilizza poco il contatto oculare
- Non imita i gesti o le parole
- Non usa gesti per farsi capire
- Non gioca con gli altri bimbi e sembra essere più interessato agli oggetti che agli adulti o ai compagni
- Ha un vocabolario ridotto
- Dopo i 2 anni non ha iniziato a fare le prime combinazioni (es. “mamma pappa”)
- Sembra frustrato perché non viene compreso
- Manifesta difficoltà nello svezzamento, nella masticazione e nell’alimentazione
- Manifesta difficoltà in fase di allattamento
Se il/la bambino/a ha tra i 3 e i 6 anni e notate che:
- Fatica a giocare con i compagni con giochi adeguati all’età
- Mostra difficoltà nel comprendere brevi storie o brevi discorsi
- Fatica nel formulare frasi complete (es. “Mamma voglio la palla”)
- Fatica nel raccontare esperienze vissute (ad esempio: difficoltà nell’esprimere il soggetto dell’azione, nel concordare i verbi, nell’organizzare il racconto e dai quattro anni in poi fatica nell’usare le parole che collegano le parti del racconto)
- Non usa alcuni suoni della lingua italiana
- Fatica nel farsi comprendere dagli estranei
- All’ultimo anno di scuola materna fatica a mantenere l’attenzione su una stessa attività o a mantenere la posizione seduta per un tempo adeguato; ha una prensione immatura del pennarello; mostra difficoltà di gestione del foglio e di realizzazione nel disegno; fatica a scrivere il proprio nome; fatica a riconoscere quantità e numeri entro il 10; fatica nell’area della metafonologia (dividere a voce in sillabe le parole es. CA-RO-TA, riconoscere la sillaba iniziale di una parola, riconoscere parole che fanno rima etc.)
- Respira con la bocca aperta e mostra stanchezza diurna
- Sono presenti abitudini viziate come il succhiamento del dito, uso del biberon/ciuccio o mettere in bocca oggetti
- Ha difficoltà nell’accettare cibi diversi a livello di gusto o consistenza
- Parla con un volume elevato e ha frequenti abbassamenti di voce
- Parla con un ritmo estremamente veloce o estremamente lento e presenta frequenti interruzioni o ripetizioni (es. CA…CA…CANE) con necessità di riformulare il discorso
Se il/la bambino/a frequenta la scuola primaria:
- Mostra difficoltà/lentezza nell’avvio e nella successiva acquisizione della letto-scrittura
- Mostra difficoltà/lentezza nell’acquisizione degli apprendimenti nell’area logico-matematica
- Le maestre riportano difficoltà nello stare attento
- Difficoltà e scarsa motivazione nello svolgimento dei compiti a casa
- Fatica nel memorizzare e/o nell’esporre i contenuti durante le interrogazioni
- Fatica nella gestione del materiale scolastico e nell’organizzazione dello zaino
- Presenta ancora delle difficoltà di linguaggio (es. semplificazioni di parole, difficoltà nel comprendere/formulare frasi o racconti etc.)
- Persistono alcuni segnali delle fasce d’età precedentemente elencate
Se il/la ragazzo/a frequenta le scuole medie e superiori:
- Mostra difficoltà nel pianificare lo studio, organizzarsi nello svolgimento dei compiti in maniera autonoma
- Fatica nel memorizzare, organizzare e successivamente esporre i contenuti appresi in maniera chiara ed esaustiva
- Le ore dedicate allo studio risultano eccessive rispetto alla mole di lavoro assegnato
- Ha scarsa motivazione nei confronti della scuola e si osserva atteggiamento di sfiducia delle proprie capacità
- Permangono difficoltà in aree specifiche, visibili già dai primi anni di scuola, come ad esempio numerosi errori ortografici nella scrittura e/o difficoltà nella produzione del testo scritto, affaticamento durante la lettura, difficoltà di calcolo e comprensione dei problemi matematici.
Se notate questi segnali non preoccupatevi, ma richiedere una consulenza logopedica potrà indirizzarvi su come occuparvene al meglio!